I costi del Tav aumentano ancora
Mentre il popolo NoTav non abbandona la lotta, anzi rilanciano con la manifestazione del 21 febbraio a Torino per ribadire il loro fermo e deciso No alla costruzione dell’opera, alle accuse (decadute) di terrorismo e alle recenti condanne ai 47 imputati dei 53 accusati dei disordini del 23 giugno e 3 luglio 2011, continua il balletto dei costi.
«Ogni euro speso per la linea ad alta velocità Torino-Lione è un euro rubato a sanità , scuola e difesa del territorio» ribattono i Sindaci e le Amministrazioni comunali della Valle di Susa che con il movimento No Tav manifesteranno insieme a Torino sabato 21 febbraio per ribadire la mai perduta unità di intenti e la ferma e immutata opposizione alla grande opera inutile, a maggior ragione in tempi di crisi generalizzata e di tagli.
GiĂ a novembre era esplosa la polemica sui costi lievitati, in quell’occasione avevamo sentito Paolo Prieri.
Martedì 3 febbraio sul sito del Fatto Quotidiano il giornalista Antonio Pitoni ha rivelato che l’esplosione dei costi del Tav è certificata ora anche dalla Camera dei deputati. «I finanziamenti per la linea alta velocitĂ Torino-Lione – si legge nel pezzo – fanno registrare  una variazione in aumento di 2 miliardi e 358 milioni di euro. Di conseguenza, il costo complessivo della quota italiana dell’opera sale a 7 miliardi 789 milioni, con un fabbisogno ancora da finanziare di 4 miliardi 514 milioni di euro».
Ascolta l’intervista integrale al giornalista
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