Luna santa ni vidisti…

Scritto da Eugenio Presta il . Postato in Cesare Milaneschi, Giornata della memoria Guardia, Guardia Piemontese, Strage valdesi in Calabria

Guardia Roccia AngrognaEstratto di un articolo pubblicato su Riforma l’11 luglio 2008.
Autore Cesare Milaneschi.

Il 5 giugno 2008 il Comune di Guardia Piemontese, in collaborazione con l’assessorato alle Minoranze linguistiche della Provincia di Cosenza, ha istituito la Giornata della Memoria, nella quale a partire da quell’anno si ricorda l’eccidio della popolazione valdese del 1561.

La tradizione calabrese testimonia che non solo la popolazione occitana, ma anche il popolo calabrese conserva nel tempo una viva memoria delle persecuzioni dei valdesi del 1561. Il ricercatore di cultura popolare Giovanni De Giacomo nel 1896 poté raccogliere a Torano Castello una poesia in dialetto calabrese che in parte era una traduzione di due poesie occitane, e in parte era una composizione originale riferita esplicitamente alla strage dei valdesi di Guardia Piemontese e di Montalto Uffugo. Il testo evidenzia il carattere specifico della fede dei valdesi e la drammaticità delle stragi traendo ispirazione dall’originale occitano al quale si è ispirato. Questo ha per argomento il martirio di San Giovanni Battista (la cui uccisione si accostava facilmente alla maniera io cui furono massacrati i valdesi) e la Trinità (articolo di fede confessato esplicitamente anche dai valdesi, che professavano:

«Cridu a Diu ch’è Signuri – di la terra criatura – Tri pirsuni certamenti – su nu Diu sulamenti»).

E la drammaticità del linguaggio manifesta una memoria che conserva il ricordo vivo di avvenimenti tragici di un passato lontano, ma presenti in tutta la loro crudeltà:

«… Luna santa ni vidisti / cristiani cuntra a Cristu! / Ni vidisti ccà mpiccati / centumilia ammazzati, / centumilia crucifissi, / cristiani cuntra a Cristu!…».

 Pubblichiamo anche la versione in occitano guardiolo e la traduzione in italiano.

Paisë in chìëlë e paisë tèrrë
Divë a në gardë dë la guèrrë
Divë a në gardë, luna santë,
dë lhi trouënë e de lhi lamp,
Divë a në gardë dë lhi pounhalë
e dë lhi malë cristian.
Luna santë, tu va vèirë
cristian countra a Cristë,
Tu va vèirë quiì impequè
suntëmilia crouchëfiss,
cristian countra a Cristë.
Cristian countra a Cristë
Pace in cielo e pace in terra
luna santë, tu va vèirë,
cristian e cristian
ilhi massìn coummë vès,
i van ièssërë iarsë abë la pich,
e tu santë, tu lhi taliavë.
 
Pace in cielo e pace in terra
Dio ci guardi dalla guerra
Dio ci guardi, luna santa,
dai tuoni e dai lampi,
Dio ci guardi dai pugnali
e dai cattivi cristiani.
Luna santa, tu vedesti
cristiani contro Cristo,
Tu vedesti chi impiccato
centomila crocefissi,
cristiani contro Cristo!
Cristiani contro Cristo
luna santa, tu vedesti,
cristiani e cristiani
li ammazzavano come cani,
furono arsi vivi con la pece
e tu, santa, tu guardavi.

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Eugenio Presta

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