Whistleblowing e prevenzione: i mezzi anticorruzione

Scritto da redazione RBE il . Postato in Anac, Corruzione, Nicoletta Parisi, Notizie Evangeliche, Tra parentesi, whistleblowing

A poche settimane dalla pubblicazione di un rapporto sulla corruzione percepita che ci mette tra i paesi nelle prime posizioni in Europa, a poche settimane dallo scoppio del caso Mafia Capitale, quali sono i mezzi che il nostro Governo sta applicando per cambiare le cose? Il premier Renzi si pronuncia nell’intenzione di intensificare le pene per questo tipo di reati ma siamo sulla strada giusta?

Secondo Nicoletta Parisi, Consigliera dell’AutoritĂ  Nazionale Anticorruzione, « Se ci si aspetta che aumentando di qualche anno la pena il livello di corruzione si abbassi, questa è un’aspettativa priva di fondamento. Io  non credo che un corruttore si chieda se gli conviene ancora corrompere visto che andrĂ  in prigione due anni di piĂą se lo scoprono. I due anni in piĂą non sono una deterrenza. Continuo a pensare che la legge Severino (ovvero il decreto legislativo 31 dicembre 2012 n. 235, rubricato come testo unico in materia di incandidabilitĂ  e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’art. 1, c. 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190) abbia fatto un’ ottima scelta, quella di lavorare sulla prevenzione. Noi dovremmo lavorare sul fronte della prevenzione e sulla cultura dell’integritĂ  che si radica in un ambiente sociale, sia pubblico che privato, soltanto con l’azione culturale e di formazione»

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