Vivere la testimonianza tra vocazione e responsabilità – Chiese valdesi e metodiste

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Roma (NEV), 27 giugno 2012 - L'evangelizzazione, la crisi, l'"Essere chiesa insieme", la formazione permanente, il rapporto tra vocazione e responsabilità, il progetto "Uscire dal silenzio" per l'accoglienza di donne vittime di violenza. Questi sono stati alcuni dei temi qualificanti delle quattro Conferenze distrettuali delle chiese metodiste e valdesi italiane, tenutesi come ogni anno durante il mese di giugno, con lo scopo di esaminare la vita spirituale e amministrativa delle chiese sul territorio.L'evangelizzazione è un tema riscontrabile nelle discussioni di tutti e quattro i distretti. Nel I Distretto (Valli valdesi del Piemonte) esso è stato introdotto dal pastore Giuseppe Ficara, membro della Commissione evangelizzazione nominata dalla Tavola valdese. La relazione e la successiva discussione hanno sottolineato come le chiese debbano essere delle "agenzie di speranza" che si rivolgono alla società riscoprendo la "gioia dell'evangelo" che è Parola liberante, accoglienza, solidarietà e fraternità condivisa. Altro tema affrontato dal I Distretto è il concretizzarsi della crisi economica nel territorio delle Valli valdesi, un'area impoverita da un evidente processo di deindustrializzazione. In questo contesto, la Conferenza distrettuale "esprime il suo appoggio alle iniziative di mobilitazione, di ascolto e di solidarietà che coinvolgono le chiese", invitandole a continuare "la collaborazione con gli enti, con le associazioni e con le altre chiese nelle attività già presenti sul territorio".L'"Essere chiesa insieme" - il costituire comunità sempre più caratterizzate dalla presenza di fratelli e sorelle provenienti da altri continenti – è stato al centro del dibattito del II Distretto (Nord Italia). Un percorso, quello dell'essere chiesa insieme, che le chiese hanno interiorizzato e che ormai "non è più visto solo come un’attività settoriale, ma si sviluppa all’interno di molte attività". Sul tema sono stati evidenziati nuovi rilievi, come la sempre più importante presenza nelle chiese di migranti di seconda generazione, ma anche l'idea che il percorso "Essere chiesa insieme" possa diventare una modalità di lavoro non solo per le relazioni tra membri di chiesa nativi e stranieri, ma anche tra "giovani ed anziani, membri di lunga data e nuovi ammessi in chiesa".Il III Distretto (Centro Italia) si è concentrato sui temi dell'evangelizzazione, considerando il lavoro svolto durante l'anno dalle singole chiese, ma anche sulla necessità di una formazione permanente per i ministeri delle chiese locali. A questo proposito, un ordine del giorno invita a rinnovare l'esperienza di appositi seminari dedicati a predicatori locali, monitori, catechisti, anziani e diaconi.Il IV Distretto (Sud Italia) ha prodotto un documento dal titolo "Vocazione e responsabilità" che considera la testimonianza di chiese disperse su un territorio estremamente vasto com'è il Meridione italiano. Il testo approvato esorta le chiese locali ad uno "spirito di unità e solidarietà reciproca, ritenendo che la chiesa sia un corpo unico in vista di una coerente testimonianza evangelica" e ad assumere i concetti di "vocazione e responsabilità" quali parole d'ordine da opporre alla cultura della delega e della deresponsabilizzazione presente in tanta parte della società italiana. Un altro importante dibattito si è poi concentrato sul progetto "Uscire dal silenzio" rivolto alle donne vittime di violenza. L'ordine del giorno relativo, dopo aver espresso "profonda preoccupazione per l’aggravarsi della condizione delle donne in tutto il sud e in tutto il territorio nazionale", chiede alla Commissione esecutiva distrettuale di costituire "un gruppo di lavoro che elabori proposte operative utili alle attività delle chiese e delle opere impegnate nell’accoglienza di donne vittime di violenza".

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