Un pezzo di Pinerolo vince al Torino Film Festival
La 32° edizione del Torino Film Festival, nella sua nuova veste gestita e coordinata dalla nuova direttrice Emanuela Martini ha anche un pezzo di pinerolese. No, non stiamo parlando di Mange tes morts il film francese vincitore del festival, ma di Rada, film-documentario italiano premiato come vincitore della sezione TffDoc/Italiana. Il giovane regista Matteo Tortone nato all’ombra di San Maurizio vive ormai da anni in pianta stabile a Torino. Lì vi ha fondato un’associazione insieme ad altri amici che condividono la passione per la “settima arte”, che si chiama Officina KoinĂ©, nata nel 2004 , e che ha sviluppato progetti in ambito culturale, della formazione e dello sport (da lì è nato l’embrione dell’attuale Balon Mundial), con particolare attenzione al tema della solidarietĂ tra popoli, del confronto tra culture diverse e sensibilitĂ distinte.
Rada racconta della casa di riposo per gente di mare “G. Bettolo” di Camogli, un palazzo a strapiombo sulla baia Paradiso del comune ligure, che ha l’aspetto di una nave ferma, alla fonda. I pensionati che la abitano sono quasi tutti ex marinai e trascorrono i giorni nei ricordi. Tuttavia i loro volti stanchi e opachi nascondono un’ostinata vitalità , un’incredibile voglia di non terminare mai il lungo viaggio che li ha resi eroi di un passato giovane e glorioso.
L’idea del film è nata dal suo regista, il bresciano Alessandro Abba Legnazzi, classe 1980, che lavora da anni con Officina KoinĂ©.
«Io e Matteo [Tortone ndr] – racconta Legnazzi – ci conosciamo e collaboriamo insieme da molto tempo. Per me è stato naturale lavorare con lui e gli altri dell’associazione. L’idea del soggetto era mia per questo ne ho curato la regia, a lui ho affidato la fotografia. Ma il lavoro è stato del gruppo: Enrico Giovannone ha seguito il montaggio, Alessandro Baltera, scomparso ad agosto, ne ha curato il suono. Per questo ho voluto dedicare il film a lui; un nostro collega ma soprattutto amico con cui abbiamo condiviso tanti momenti».
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Alessandro Abba Legnazzi, regista
Matteo Tortone, officina Koinè fotografia
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