Pubblicato il Dossier del Servizio rifugiati e migranti della FCEI – Giornata del Rifugiato

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Roma (NEV), 20 giugno 2012 - "In Italia il diritto di asilo è garantito dall'art. 10 della Costituzione che recita: 'Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica'. Tuttavia finora in Italia - unico caso in tutta l'Unione Europea – continua a mancare una legge organica su questa materia che dia attuazione al dettato costituzionale". Lo ricorda nel suo Dossier speciale dedicato alla Giornata mondiale del rifugiato che ricorre oggi, 20 giugno, il Servizio rifugiati e migranti (SRM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Con riguardo al contesto europeo ed internazionale il Dossier monografico fa il punto sulla situazione italiana, offrendo una serie di dati, riflessioni, articoli, documenti, e comunicati stampa, nonché fornendo in appendice un utile glossario, ma anche una breve bibliografia e filmografia. E così si apprende che il 2011 ha fatto registrare un triste record: sono ben 800mila le persone che sono state costrette l'anno scorso a fuggire dal proprio paese, il numero più alto dal 2000. È quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato ieri dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).Per quanto riguarda l'Italia, l'SRM nel suo Dossier punta il dito contro "l'evidente insufficienza dell'accoglienza nel nostro paese che richiederebbe un impegno immediato e concreto da parte delle istituzioni, di concerto con la società civile, al fine di mettere in campo un vero sistema di accoglienza unitario e integrato". Un'interlocuzione, quella con le istituzioni e in particolare con il Ministero dell'Interno, che purtroppo è assente e che è "elemento di forte preoccupazione" da parte dell'SRM. Da oltre tre mesi il Tavolo Nazionale Asilo, di cui l'SRM della FCEI fa parte, ha infatti chiesto un incontro alla ministro Annamaria Cancellieri per discutere delle tante criticità alle quali dovrebbe essere data con urgenza una risposta, "ma ad oggi non c'è stato ancora alcun riscontro da parte del ministro".Viva preoccupazione è stata inoltre espressa da Franca Di Lecce, direttore del SRM, per il nuovo accordo Italia-Libia, siglato a Tripoli lo scorso 3 aprile dai ministri dell'interno italiano e libico, e reso pubblico due giorni fa dal quotidiano "La Stampa": "Preoccupa che sia la stampa a darne notizia: nonostante le ripetute richieste al Governo da parte degli enti di tutela dei diritti umani, quell'accordo, che in realtà è un processo verbale, non è mai stato reso pubblico. Non ci sono nell'accordo garanzie per i richiedenti asilo e la Libia di oggi non può essere considerato un paese in cui i diritti umani dei migranti, richiedenti asilo e rifugiati vengono rispettati e garantiti. Ancora una volta, come nell'accordo siglato dal precedente Governo, l'Italia si accontenta di un generico riferimento al 'rispetto dei diritti umani' e di 'rassicurazioni diplomatiche' da parte della Libia a cui continua a chiedere cooperazione nella gestione dell'immigrazione irregolare. Questo appare ancora più grave alla luce della recente sentenza della Corte di Strasburgo che ha condannato l'Italia per le operazioni di respingimento verso la Libia e che ha messo a grave rischio la vita di tanti esseri umani in cerca di protezione". L'SRM pertanto invita "tutti e tutte ad impegnarsi in prima persona per diffondere una cultura dell'accoglienza e per favorire una politica di protezione e di rispetto dei diritti umani per le persone che chiedono asilo nel nostro Paese". (Il Dossier è scaricabile dal sito www.fcei.it).

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