L’Uliveto propone il concorso fotografico “Sguardi diversi”

«I diversi sguardi sulla realtà» è il titolo del concorso fotografico indetto dalla Comunità Alloggio Uliveto, una delle strutture della Diaconia Valdese. Aperto a tutti, il concorso parte dal presupposto che la realtà può essere vista da diverse angolature: da sopra, da sotto, dall’alto, dal basso, al contrario, di riflesso… e si rivolge a tutti coloro che, appassionati di fotografia, abbiano voglia di provare a guardare la realtà con occhi diversi.

«Siamo convinti che sia necessario impostare uno sguardo diverso nei confronti della realtà – spiega Alberto Piergiovanni, educatore e responsabile della comunità “Terra” dell’Uliveto – spesso siamo miopi o diseducati a cogliere delle sfumature incredibili che ci vengono messe sotto gli occhi. Partendo dalla diversità che sperimentiamo quotidianamente all’Uliveto, abbiamo capito che la diversità è un concetto che riguarda tutti, e proprio le nostre differenze ci accomunano: paradossalmente la diversità diventa sinonimo di uguaglianza. Gli educatori e gli operatori che lavorano all’Uliveto sentono di avere un doppio mandato: oltre a prendersi cura delle persone che vivono nella struttura anche fare testimonianza del valore della diversità. Il concorso che proponiamo “Sguardi diversi” non vuol essere un concorso fotografico sulla disabilità, ma sulla quotidianità che viviamo, che possa condurre il nostro occhio e la nostra mente a vedere la realtà con un po’ di fantasia. Speriamo possa essere un’ulteriore apertura della nostra struttura verso l’esterno, con la possibilità di raccontarci a chi ancora non ci conosce».

Le fotografie, come da regolamento, dovranno pervenire entro il 5 giugno 2015. Tutti gli scatti, che diverranno parte di una mostra itinerante nelle strutture della Diaconia Valdese e in altri luoghi pubblici, saranno anche pubblicati sul sito www.xsone.org e su Facebook.

Il concorso fotografico verrà presentato ed inaugurato sabato 9 maggio all’Uliveto, alle 18,30, con una serata di musica popolare preceduta da un apericena.

Ascolta l’intervista con Alberto Piergiovanni: