Le iniziative delle chiese protestanti – Centenario della Prima guerra mondiale

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Roma (NEV), 23 luglio 2014 - “Guida i nostri passi nel sentiero della pace”. E' questa l'invocazione che annuncia il culto del prossimo 3 agosto a Gunsbach, in Alsazia, per commemorare l'inizio della Prima guerra mondiale. Organizzata dalla Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE) insieme all'Unione delle chiese protestanti di Alsazia e Lorena e alla Chiesa evangelica in Germania (EKD), la cerimonia si svolgerà non lontano da Hartmannsweilerkopf (Francia), dove è prevista la commemorazione ufficiale con la presenza dei capi di Stato.La CCPE ha inoltre prodotto un articolato documento nel quale si sottolinea come ogni commemorazione debba partire dal ricordo di tutte le vittime del conflitto. Per questo, “un segno appropriato può essere costituito da un momento di silenzio in cui la vita e il lavoro si fermi in tutta Europa - dall'Islanda ai Balcani, da S. Pietroburgo a Lisbona, da Hammersfet ad Ankara”. Il documento dei protestanti europei, in brevi paragrafi, analizza le conseguenze politiche della guerra, ancora percepibili nel nostro presente, e, soprattutto, propone una prospettiva critica sul modo in cui le chiese e i teologi protestanti si posero nei confronti della Grande Guerra. Le chiese diedero voce ai nazionalismi e cercarono di trovare giustificazioni teologiche per definire l'impegno bellico dei propri paesi nei termini della “guerra giusta”. E' uno di quei casi, sostiene il documento, in cui chiese e teologi hanno fallito la loro missione “di essere nel mondo senza essere del mondo (Giovanni 17.11-14)”. Le voci che chiedevano la pace furono ridotte al silenzio, con poche eccezioni. Tra queste, quella dei 90 teologi protestanti che il 1° agosto 1914 si riunirono a Costanza (Germania) per dar vita all'Alleanza mondiale per la collaborazione amichevole tra le chiese. Lo scritto termina con un appello alla pace per il presente e il futuro d'Europa, avendo in mente i più recenti conflitti europei da quello dei Balcani degli anni 90 del secolo scorso, all'attuale crisi in Ucraina.Un documento sulla Prima guerra mondiale è stato redatto anche dal Consiglio metodista europeo. “Come cristiani, e in particolare come metodisti, non possiamo, commemorare lo scoppio della Prima Guerra mondiale senza ricordare la nostra identità primaria di membra della chiesa di Cristo, una, santa e universale; senza udire la chiamata ad essere ospitali con gli stranieri in mezzo a noi, a ricercare soluzioni non violente ai conflitti odierni e a celebrare con riconoscenza i nostri legami particolari che vanno oltre i confini delle nazioni, delle culture e delle lingue", così recita il comunicato stampa del Consiglio metodista europeo (EMC), di cui l'irlandese Donald Ker ricopre la presidenza. "Viviamo dunque secondo la nostra identità primaria in quanto seguaci di Cristo; il principe della pace!", esorta in conclusione il comunicato.Ricordiamo infine l'iniziativa della Conferenza delle chiese europee (KEK) che ha invitato le proprie chiese membro a organizzare degli incontri di preghiera ecumenici il 28 luglio, giorno della dichiarazione di guerra dell'Austria Ungheria alla Serbia. Un'iniziativa inserita in un più ampio programma che culminerà nel 2016, centenario delle più cruente battaglie del conflitto.

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