La Federazione delle chiese evangeliche lancia una sottoscrizione – Terremoto Haiti

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Roma (NEV), 20 gennaio 2010 - In seguito al devastante terremoto che ha colpito l'isola caraibica di Haiti e gran parte della capitale Port-au-Prince lo scorso 12 gennaio, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha lanciato una sottoscrizione per l'aiuto alle vittime. "La popolazione di Haiti così duramente colpita da questa catastrofe è al centro delle nostre preghiere, rivolte specialmente a coloro che hanno perso i loro cari e a chi aspetta di conoscere le sorti di persone vicine di cui non ha notizia -, ha dichiarato il presidente della FCEI, il pastore Massimo Aquilante -. La FCEI estende la sua solidarietà anche alle migliaia di persone che in queste ore drammatiche stanno portando soccorso ai feriti e prestando assistenza ai superstiti". La FCEI promuove campagne e raccolte di fondi in casi di emergenze umanitarie, che confluiscono nel fondo dell'Action by Churches Together (ACT) International, agenzia umanitaria promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e dalla Federazione luterana mondiale (FLM). Chi volesse inviare delle donazioni può farlo utilizzando il seguente conto corrente postale specificando la causale "Terremoto Haiti": ccp n. 38016002 - IBAN: IT 54 S 07601 03200 000038016002, intestato a: Federazione delle chiese evangeliche in Italia, via Firenze 38, 00184 Roma (www.fcei.it). Terremoto Haiti/2. Le organizzazioni di chiese in prima linea nei soccorsi Al lavoro da giorni ACT, ChristianAid, Esercito della Salvezza, ADRA e altri Roma (NEV), 20 gennaio 2010 - A poche ore dal sisma che lo scorso 12 gennaio ha devastato la capitale di Haiti Port-au-Prince, ma anche ampie zone nei dintorni, sono scattate le operazioni di soccorso e di prima assistenza delle chiese aderenti ad ACT-Action by Churches Together International, agenzia umanitaria promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e dalla Federazione luterana mondiale (FLM). Una vera e propria “zona di guerra”: questa la prima reazione dei volontari del network globale ACT presenti sull'isola, dove ad oggi si contano 75mila vittime, 250mila feriti e un milione di senza tetto. Le operazioni di soccorso, secondo quanto riferisce ACT, sono rese particolarmente complicate a causa della paralisi delle Nazioni Unite il cui funzionamento è stato fortemente danneggiato dal collasso dell'edificio che ospitava il quartier generale ONU a Port-au-Prince. La mancanza di un adeguato coordinamento per gli aiuti umanitari rallenterebbe le operazioni di soccorso. Ciononostante i membri ACT avrebbero già distribuito pasti, acqua, coperte e tende alla popolazione. Forte preoccupazione tuttavia è stata espressa da Prospery Raymond, coordinatore sull'isola per ACT e ChristianAid, che teme l'esaurimento delle scorte nel giro di pochi giorni. Tra i membri di ACT presenti sull'isola anche la tedesca Diakonie Katastrophenhilfe (Diaconia per l'aiuto nelle catastrofi), il cui ufficio, rimasto intatto, servirà da quartier generale al coordinamento degli aiuti dell'ACT. La Diakonie Katastrophenhilfe e la Caritas hanno organizzato un volo in arrivo a Haiti con 34 tonnellate di viveri e altro materiale di soccorso, tra cui 4 milioni di pasticche per la purificazione dell'acqua nonché kit sanitari, per garantire la sopravvivenza a 10mila persone per tre mesi. I volontari della FLM per ora si concentrano sull'assistenza alla popolazione in fuga dalla capitale, si parla di centinaia di migliaia di persone che si stanno spostando verso le campagne, mentre è in arrivo una tendopoli con tutto il necessario per permettere a 5000 persone di andare avanti per 9 mesi. In prima linea anche l'Esercito della Salvezza che, con il suo staff di 700 unità in loco, da giorni garantisce acqua e cibo ai disastrati, ma anche cure mediche ai feriti, grazie ad una team di 14 medici arrivati subito dopo il sisma dagli Stati Uniti. Prosegue la distribuzione di viveri a 6000 famiglie, mentre ieri sono giunti dall'Esercito della Salvezza degli USA un milione di pasti. L'agenzia per lo sviluppo e il soccorso avventista ADRA sta operando con 4 cliniche mobili che sono in grado di offrire cure mediche a 1.000 persone al giorno. Inoltre sta operando con apparecchiature per il trattamento dell'acqua per 90.000 persone al giorno. Lo staff sta distribuendo anche medicine, antibiotici, vitamine.

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