Io, donna kamikaze
Noa Bonetti, autrice del libro “Io, donna kamikaze”, edito da Iris4, riflette sul fenomeno dei combattenti kamikaze nei vari scenari di conflitto, scoprendo la presenza di parecchie donne.
Nel libro si raccontano le storie di 43 donne che, in nome di un ideale, hanno sacrificato la propria vita o l’hanno messa a serio rischio. Soltanto due tra le protagoniste sono sopravvissute. «Una – racconta l’autrice – ora vive nell’anonimato in uno stato europeo dopo aver cambiato anche la propria fisionomia per paura di ritorsioni nei suoi confronti. L’altra persona avrebbe voluto tirarsi indietro prima dell’esplosione, ma non le è stato possibile perchĂ© la bomba non era controllata da lei. Ne è uscita viva ma fortemente menomata».
Perchè queste donne compiono un gesto estremo? Per l’impossibilitĂ di vedere un futuro nella loro vita e perchè rimangono inglobate in processi e spirali di violenza da cui è difficile uscirne vive, arrivate a certi livelli. Ma se andiamo verso la dimensione globale, certamente è difficile concepire che una donna, cioè colei che dĂ la vita, possa togliersela.
Ascolta l’intervista a Noa Bonetti, autrice del libro Io, donna kamikaze:
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