Intervista ai Nadàr Solo
Il nuovo album dei Nadàr Solo segna una tappa importante nell’evoluzione artistica e personale della band che con Fame raggiunge la maturità ed una nuova consapevolezza.
Nadàr Solo
Fame
- La Vita Funziona Da Sé
- Non Volevo
- Cara Madre
- Jack Lo Stupratore
- La Gente Muore
- Piano Piano Piano
- Ricca Provincia
- Akai
- Splendida Idea
- Shh!
- Non Sei Libero
Nadàr Solo
I Nadàr Solo sono un terzetto rock alternativo, nato qualche anno fa all’ombra della Mole Antonelliana, e che ora sta illuminando un percorso artistico importante e decisamente promettente, in una parabola ascendente che affianca in maniera proporzionale crescente la profondità dei testi, la tecnica stilistica e il consenso del pubblico.
Affiatati e molto uniti, i tre ragazzi di Torino hanno sempre saputo coniugare la grinta alla delicatezza, proponendo un rock dai fortissimi echi cantautorali, tanto che spesso il confine si fa labile e traslucido, grazie anche all’evoluzione del modello comunicativo.
Con l’ultimo album, Fame, i Nadàr Solo mettono insieme un lavoro che, a dispetto della genesi rivista in corso d’opera, ha le idee chiare, e sa esattamente da dove parte e dove vuole arrivare, perfettamente consapevole di cosa dire, quando e soprattutto come.
I testi sono poetici, è vero, ma sono accessibili, e leggibili tanto in modo diretto quanto da angolazioni differenti, permettendo di svilupparsi in molteplici dimensioni. Allo stesso modo, la sezione ritmica e gli arrangiamenti sono potenti, veementi, eppure mai saturati, mai eccessivi. Una grandissima energia ben veicolata e gestita magistralmente, complice anche l’esperienza acquisita durante gli eventi live.
Fame parla di una voragine da riempire; parla di cosa comporta fronteggiare un grande vuoto, quasi un malessere, e di cosa si finisce per scegliere per riempirlo, in un vortice delirante, fino allo sconfinamento nella patologia, e da qui anche l’idea di realizzare, all’inizio, un concept sulle malattie psicosomatiche.
I Nadàr Solo danno così prova di essere maturi, di avere tutte le carte in regola per imporsi sulla scena nazionale come punto di riferimento del nuovo rock alternativo, vivo, pulsante e visto con occhi attenti e comunque empatici e dolci nei confronti delle difficoltà del mondo. Fame è bello, vivo, e di grande impatto, senza sbavature, come solo una grande consapevolezza, nel bene e nel male, può esserlo.
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