Intervista ai L’Ame Noire

Scritto da redazione RBE il . Postato in l'ame noire, lo specchio, maurizio franco, maurizio griglio, niccolò mazzari, Notizie Evangeliche, Piemonte, simone testa, Steadycam

Unendo il rock classico alla poesia ed alla letteratura, i cuneesi L’Ame Noire firmano un energico album, Lo Specchio.


L'Ame Noire - Lo Specchio

L'Ame Noire

Lo Specchio

  1. E Adesso Tu
  2. Lo Specchio
  3. Ti Rivedrai
  4. Atomizzazione (feat. Canone Inverso)
  5. Plastica
  6. Lo Puoi Capire
  7. Il Nichilista
  8. Immobile (feat. Giuseppe Scarpato)
  9. While My Guitar Gently Weeps
  10. Stranieri In Paradiso

L'Ame Noire

Maurizio Griglio (voce, chitarra), Niccolò Mazzari (basso), Simone Testa (chitarra), Maurizio Franco (batteria)
Provenienza: Cuneo, Piemonte

La forte impronta rock è la caratteristica fondamentale dei L’Ame Noire, band cuneese formatasi nel 2009 e che raggruppa le passioni di quattro ragazzi, ritrovatisi dopo un precedente progetto musicale. Nonostante l’approccio monolitico, il rock viene interpretato erodendone la struttura più rigida, modellandola secondo alcuni canoni più personali.

Il cantato è in italiano e le ispirazioni affondano le loro radici all’interno della cultura classica, della letteratura, della cinematografia, a tratti del cantautorato, rendendo il risultato finale più caldo e morbido, accessibile. L’amore, la morte e la tristezza sono le tre direttrici che i ragazzi di Cuneo hanno individuato nel loro modo di fare musica, e che hanno utilizzato per parlare del mondo e delle persone. Ma questi temi, e le parole che li rappresentano, non vengono mai affrontati direttamente o nominati esplicitamente, lasciando solo all’interpretazione dell’ascoltatore la possibilità di riagganciarsi ad un certo tipo di messaggio o atmosfera.

Dopo il primo EP Il Deserto, i L’Ame Noire realizzano quello che loro stessi definiscono il primo album: Lo Specchio. All’interno di questo lavoro la musica della band arriva ad un livello superiore, paradossalmente su due direzioni diverse; da un lato, musicalmente c’è un’aderenza maggiore al rock classico, quasi da manuale, senza troppe sperimentazioni, dall’altro la forzatura di inserire in una struttura così formale e rigida la delicata fragilità di ragionamenti e argomenti vasti, vivi, mobili e fluidi. Un ossimoro che si coglie solo ascoltando contemporaneamente sia il testo che il suono associato ad esso.

Naturalmente lo spazio per una maggiore sperimentazione sicuramente c’è, e va sfruttato, per non ricadere poi in un cliché e non sviluppare in altre direzioni un progetto che dimostra di avere tantissime potenzialità. Lo Specchio è un album che suona energico e genuino, con un approccio serio ma istintivo alla musica, che dimostra professionalità e capacità artistiche e rappresenta un ottimo punto di partenza per evoluzioni più spigliate.

 

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