I protestanti di Milano alla vigilia dell’Incontro delle Famiglie – Famiglia? Sacralità no, pluralità sì

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Roma (NEV), 30 maggio 2012 - "Noi cristiani protestanti non condividiamo la nozione di 'sacralità del matrimonio e della famiglia'". E' quanto si legge in un documento redatto dalle chiese protestanti di Milano (battiste, metodista e valdese) diffuso in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie promosso dal Pontifico Consiglio per la famiglia che si apre oggi nel capoluogo lombardo. "La famiglia è un’istituzione umana e non divina". Con queste parole esordisce il documento che sottolinea la necessità di parlare sempre al plurale: "cioè di tanti tipi di famiglie e non di una sola, quella tradizionale". Famiglie che meritano "un riconoscimento giuridico che dia diritti e riconosca doveri alle varie forme di unione - anche dello stesso sesso - estendendo loro quanto già contenuto nella nostra Costituzione e ribadito anche recentemente in sede europea". Il documento dal titolo "Famiglia cristiana? Per noi, più semplicemente famiglie" (vedi in Documentazione) propone una riflessione in quattro punti, dove non solo si fa riferimento alla pluralità delle famiglie oggi, ma in cui si sottolineano anche i diritti delle persone che le compongono, coppie dello stesso sesso comprese. Tra gli estensori del documento, anche Giuseppe Platone, pastore della chiesa valdese di Milano, che l'anno scorso celebrò la prima benedizione di una coppia omosessuale dopo l'approvazione di un rispettivo ordine del giorno da parte del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi nel 2010. In un comunicato stampa diramato ieri dall'Agenzia stampa NEV, Platone ha messo l'accento sulla riflessione che da tempo si sta svolgendo nelle chiese protestanti su famiglie, genitorialità, coppie di fatto: "Accendere i riflettori solo su un modello famigliare esclusivo mettendo in ombra tutto il resto mi sembra un impoverimento che aumenta il disagio sociale anziché cogliere la positività di molte trasformazioni in atto. C'è un modo cristiano di vivere le relazioni umane che non cerca la sacralizzazione degli affetti - ha aggiunto Platone -, ma mantiene un insopprimibile istanza critica verso ogni nostra realizzazione, compreso il matrimonio. Il sacro appartiene a Dio soltanto".Inoltre, come "cittadino prima ancora che come credente", Platone ha espresso "una riserva critica nei confronti dell'investimento di significative risorse pubbliche nell'allestire quest'operazione puramente confessionale in un momento di severa crisi economica che si riverbera anche sulla progettualità di chi vorrebbe 'metter su casa'".  

Tags:

Scrivi il tuo commento...
(Devi inserire Nome e E-mail)

8x1000