Gli stati generali del vino piemontese chiedono meno burocrazia per crescere ancora

Scritto da redazione RBE il . Postato in coldiretti, coldiretti piemonte, Notizie Evangeliche, Steadycam, Vino, vitivinicoltura

Dimezzare il tempo perso dalle imprese con la burocrazia; semplificare ciò che è utile in termini di miglioramento del processo produttivo e sotto il profilo della qualità, sicurezza e riconoscibilità dei prodotti; eliminare ciò che è ripetitivo e fa rallentare la produzione e la qualità del vino. Questa è l’Italia del vitivinicolo che si auspica Coldiretti Piemonte, come è emerso durante il convegno, dal titolo “Vitivinicoltura piemontese: una prospettiva di sviluppo attraverso la semplificazione amministrativa”, che si tenuto mercoledì 11 marzo a Torino.

Siamo andati a intervistare chi ha partecipato all’incontro per farci raccontare lo stato di salute del settore nella nostra regione.

Roberto Cabiale presidente di Coldiretti Asti e coordinatore del gruppo di lavoro sul vino ha dato un’idea di quella che è attualmente la burocrazia nel settore vitivinicolo

“Dall’impianto del vigneto alla vendita della bottiglia – ci ha detto – si contano oltre 70 attività burocratiche nei confronti di ben 20 soggetti diversi che, molto spesso, non comunicano tra loro. Oltre 1000 norme di settore per un totale di 4000 pagine tra direttive, regolamenti, leggi, decreti, circolari, delibere nazionali e regionali. Tutto questo incide in media per 100 giornate all’anno pari ad oltre il 20% del tempo di lavoro dell’impresa vitivinicola. Una situazione pesante da sostenere per le aziende del nostro territorio piemontese che detiene una superficie vitata di 43 mila ettari e, nel 2014, ha registrato una produzione di oltre 3,5 milioni di quintali di uva da vino”.

L’intervista completa a Roberto Cabiale, presidente di Coldiretti Asti e coordinatore del gruppo di lavoro sul vino

“L’appuntamento di oggi è molto importante poichĂ© giĂ  da tempo Coldiretti Piemonte sta lavorando per l’abbattimento e l’armonizzazione del numero di adempimenti nelle pratiche vitivinicole – ha dichiarato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – E’, quindi, un tema che ci sta a cuore e ci fa piacere che sulle nostre esigenze di semplificazione burocratica anche il Consiglio Regionale ha voluto fare un significativo passo avanti con l’approvazione del disegno di Legge n. 77 – Disposizioni regionali in materia di semplificazione, all’interno del quale sono state recepite alcune delle richieste della nostra Organizzazione”.

Ascolta l’intervista completa a Delia Revelli, presidente di Coldiretti Piemonte

49 milioni di ettolitri di vino prodotti nel 2013 fanno spiccare l’Italia tra i primi produttori al mondo, davanti a Spagna e Francia; 650 mila ettari di superfici vitate; 200 mila aziende complessive ed 1,2 milioni di persone occupate in totale per un fatturato di 9 miliardi. Questi i dati della vitivinicoltura italiana. Coldiretti, fin dal 2010, anno di approvazione del DLGS 61/2010 sulla denominazione dei vini, ha analizzato in modo sistematico la questione: è possibile eliminare almeno 40 tra adempimenti e registri con una riduzione del 50% del tempo, oltre che un risparmio di costi attualmente a carico delle imprese e della pubblica amministrazione.

Tags:

Scrivi il tuo commento...
(Devi inserire Nome e E-mail)

8x1000