Comunicare e valorizzare il territorio | Uvernada atto III

Scritto da redazione RBE il . Postato in Borgo San Dalmazzo, Lou Dalfin, Notizie Evangeliche, Occitania, Remo Giordano, Tra parentesi, Uvernada

Se pensiamo alla tradizione come a un rifugio, riusciamo a comprendere lo spirito che da quasi un quarto di secolo porta un pubblico sempre maggiore a partecipare alla tradizionale festa dei Lou Dalfin; anche quest’anno a palazzo Bertello a Borgo San Dalmazzo dal 31 ottobre al 2 novembre. «È l’anno dell’eccellenza» dice l’organizzatore, Remo Giordano, e i numeri lo dimostrano: 24 sono gli anni da cui si celebra la festa di Segio Berardo e soci che, tre anni fa, grazie al partenariato con l’Estivada di Rodez, il più importante festival di musica e cultura occitana d’oltralpe, diventa anche Uvernada. Cinque sono le valli rappresentate nel corso della manifestazione: le valli Stura, Po, Maira, Grana e Vermenagna, a cui si aggiungono le valli valdesi del Piemonte presenti grazie a Radio Beckwith, media partner dell’evento.
L’eccellenza emerge anche dai nomi che compongono il programma di quest’anno, tra gli altri i nizzardi Nux Vomica e La Talvera. Ma soprattutto i Massilia Sound System che, tornando ai grandi numeri, festeggiano 30 anni di carriera e 20 anni dall’ultima esibizione alla festa dei Lou Dalfin, e coglieranno l’occasione per portare sul palco i brani del nuovo disco di inediti in uscita il 21 ottobre. Progetti importanti che ratificano la vicinanza e l’unione del territorio occitano, in un legame che simbolicamente sopperisce alle difficoltà di comunicazione dovute alla momentanea chiusura del Col di Tenda e al depotenziamento della linea ferroviaria. A proposito di treni, un appuntamento a cui l’organizzazione tiene particolarmente è quello del 18 ottobre, quando Sergio Berardo salirà alla stazione di Cuneo per un concerto acustico tra i vagoni insieme ai Nux Vomica, in attesa alla stazione di Nizza Saint Roch. Un gesto di vicinanza al Comitato Cuneo Nizza.
Un mese e mezzo di appuntamenti, soprattutto musicali e gastronomici, cominciato il 13 settembre e che si intensificherà durante il ponte dei santi per celebrare il territorio e la cultura occitana nell’unico modo possibile: la festa. La festa di chi abita nelle valli e di chi arriva da lontano, degli occitani, degli occitanisti ma, soprattutto, di chi non è nulla di tutto questo. Perchè cultura è accoglienza a 360 gradi.

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Ascolta l’intervista a Remo Giordano:

 

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