Al via le iniziative per i 50 anni dalla scomparsa del pittore evangelico Paschetto – Cultura

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Roma (NEV), 27 febbraio 2013 - Un francobollo per la posta aerea del 1945 con tre rondini stilizzate e sullo sfondo il profilo delle montagne della Val Pellice: è quanto si potrà ammirare, tra le altre proposte, nella mostra "Paolo Paschetto e la Filatelia" che si apre il prossimo 9 marzo presso la Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice (TO), in occasione del cinquantenario della morte dell'artista (1885-1963). Le iniziative per il Cinquantenario di Paschetto hanno ottenuto l'adesione del Presidente della Repubblica.Noto come autore dello stemma della Repubblica italiana, l'evangelico Paolo Paschetto si è imposto nella cultura artistica del paese per la sua vasta opera di incisore, pittore, grafico e decoratore. Non solo filatelia, dunque, ma un'ampia opera che si estende agli affreschi e alle vetrate di edifici pubblici e religiosi, alle incisioni di carattere sacro, agli olii e acquarelli di paesaggio, alla sua ampia attività grafica. Figlio di un pastore battista di antica famiglia originaria di Prarostino nelle Valli valdesi, Paschetto ha lasciato l'espressione di una spiritualità schietta e originale, che trae origine e vigore dalla fede, vissuta e testimoniata attraverso l'arte. Basti pensare alle vetrate della chiesa valdese di piazza Cavour a Roma del 1914, o a quelle del 1924 della chiesa metodista di via XX Settembre, sempre a Roma (i cui bozzetti sono esposti alla Casina delle civette nel museo di Villa Torlonia, insieme ad altri lavori), ma anche all'ampio affresco nell'abside dell'aula sinodale della Casa valdese di Torre Pellice raffigurante una grande quercia. Tra i lavori pubblici da segnalare il Salone degli stemmi e la Sala di cimeli garibaldini in Campidoglio. L'artista polivalente, professore di ornato all'Istituto di Belle Arti a Roma, nel campo della filatelia vince alcuni concorsi, come quello indetto nel 1921 per una serie di francobolli per la Libia, con un bozzetto raffigurante la prua di una nave, o quello del 1922 con tre bozzetti: la lupa romana, Vittorio Emanuele III e l’Italia turrita. I valori sono messi in circolazione solo nel 1929 con l’aggiunta laterale di fasci nella serie detta "imperiale", una delle serie rimaste valide più a lungo negli anni del Regno. Dopo lunga assenza dalla vita pubblica, Paschetto torna a partecipare, nel 1945, al concorso nazionale per la serie "Libertà e Rinascita", vinto con quattro bozzetti: la rondine per la posta aerea, il piede alato per l’espresso, un uomo che innesta un alberello e la fiaccola. Il prossimo 9 marzo, giorno della scomparsa dell'artista, dalle 10 alle 16 in piazza Libertà a Torre Pellice, sarà possibile ottenere l'emissione filatelica e l'annullo postale speciale dedicato a Paschetto. Il Centro culturale valdese sarà presente per la vendita di cinque cartoline tratte dalla Collezione Paolo Paschetto della Tavola Valdese. 

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