A Firenze il Centro culturale valdese dà il via al riordino del Fondo Guicciardini – Cultura

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Roma (NEV), 19 febbraio 2014 - La Fondazione Centro culturale valdese (FCCV) ha dato avvio al riordino del Fondo Guicciardini, la più ampia raccolta di testi della e sulla Riforma e sul protestantesimo italiano ed europeo dal XV al XIX secolo, custodita nel nostro Paese. Il progetto - finanziato con i fondi dell'8 per mille delle chiese valdesi e metodiste e realizzato in collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, che custodisce il Fondo dal 1887 - prevede la catalogazione e la valorizzazione di un patrimonio “rilevante non solo per il protestantesimo del nostro paese, ma per l'intera cultura italiana”, ha sottolineato Davide Rosso, direttore della FCCV, durante una conferenza stampa tenutasi ieri a Firenze. Il Fondo è costituito dalla collezione del conte Piero Guicciardini (1808-1886), personalità di rilievo nella Toscana risorgimentale, convertitosi alla fede evangelica e fondatore delle Chiese dei fratelli in Italia. Si tratta di “un complesso unico per completezza, estensione temporale e rarità delle opere conservate”, ha precisato Rosso. Vi si trovano opere dei Riformatori, ma anche di alcuni loro “precursori” come Girolamo Savonarola e Jan Hus, e, inoltre, testi di Lelio e Fausto Sozzini, Serveto, Sebastiano Castellione, Juan de Valdès, Vittoria Colonna, solo per citarne un elenco minimo. In questa prima fase, la catalogazione riguarderà i circa 1800 volumi a stampa del XVI secolo, che verranno corredati da un'ampia documentazione storico-bibliologica. Le schede delle opere saranno accessibili sul Sistema bibliotecario nazionale (SBN Web) e, per quanto riguarda la documentazione nel suo insieme, sul nascente portale web del patrimonio valdese, frutto anche del Protocollo di collaborazione nelle attività di inventariazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio culturale delle chiese valdesi e metodiste” sottoscritto nel 2013 fra la Chiesa valdese e il Ministero dei Beni Culturali. Questa prima fase terminerà nel 2016 e prevede la realizzazione di una pubblicazione monografica e l'allestimento di due mostre: una presso la Biblioteca nazionale di Firenze, l'altra “virtuale” (i libri del Fondo, per espressa volontà del Guicciardini, non posso lasciare la Biblioteca Nazionale) a Torre Pellice (TO) sede della FCCV, costituita dalle scansioni dei frontespizi dei volumi catalogati e da altro materiale raccolto durante il lavoro di catalogazione.

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