Votato un documento sulla crisi in Europa – Si conclude oggi l’assise del protestantesimo europeo

Scritto da Fcei il . Postato in Notizie Evangeliche

Firenze, 26 settembre 2012 (NEV/CCPE-CS11) – I protestanti europei riuniti in assemblea a Firenze al termine dei lavori hanno lanciato un forte appello per una gestione più equa e solidale della crisi economica del Vecchio Continente dal titolo “Liberi per il futuro – Responsabilità per l'Europa”. Partendo dal motto stesso dell'Assemblea della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE), i delegati – in rappresentanza di più di 50 milioni di protestanti – ricordano come la grave crisi abbia incrementato le paure dei cittadini, limitandone la libertà. Paure molto concrete, di natura esistenziale, che colpiscono soprattutto le generazioni più giovani. A Firenze è stato detto con molta chiarezza che l'indebitamento a scapito delle generazioni future “non è etico”. “La fede cristiana si fonda sull'esperienza che la verità rende liberi per il futuro”, si legge nel lungo ed articolato documento che prende spunto dal versetto biblico di Giovanni 8:32. La CCPE pertanto incoraggia i leader del mondo della politica e dell'economia, ma anche gli stessi cittadini europei, a “guardare in faccia le verità scomode”, perché solo così sarà possibile “costruire una società che possa offrire un tasso maggiore di giustizia, solidarietà ed armonia”. Per combattere la crisi bisogna quindi andare alla radice delle sue cause. E, lanciando un appello all'onesta e all'integrità, la CCPE mette l'accento in particolare su 6 punti: contro l'egemonia dei mercati finanziari è necessario rafforzare le procedure democratiche, ritenute un assoluto prerequisito dei buoni rapporti di vicinato e della pacifica cooperazione in Europa; la crisi non si combatte con le sole politiche del rigore ma anche contrastandone efficacemente le conseguenze sociali; al fine di meglio distribuire il fardello della crisi è necessario sviluppare delle politiche eque di imposizione fiscale, ma non senza combattere anche l'evasione fiscale; è ritenuta di importanza cruciale la regolamentazione del settore bancario e finanziario, nonché l'introduzione di una tassa per le transazioni finanziarie; è necessario sostenere con forza il processo di integrazione europea contro i venti nefasti del nazionalismo e del populismo; bisogna riconsiderare il modello economico prevalente (che vede solo nella crescita economica la prosperità e il benessere), a favore di economie sostenibili le quali, invece di distruggere, preservino la Creazione.Consapevole del fatto che naturalmente non ci sono risposte facili alla crisi, la CCPE crede che la stabilità dell'integrazione europea riposi sul valore della solidarietà e del mutuo soccorso. Infatti: “Le chiese protestanti in Europa si sono impegnate nella 'Concordia di Leuenberg' ad operare per la giustizia sulla terra e a promuovere i rapporti pacifici tra gli individui e tra le nazioni”. I documenti ufficiali approvati dall'Assemblea, tra cui quello riferito alla crisi in Europa, saranno a breve scaricabili in lingua inglese dal sito: http://www.cpce-assembly.eu/en/florence-2012/attendance2/documents.html.L'Assemblea si è conclusa presso il Centro La Calza di Firenze con una culto che ha visto la predicazione del nuovo presidente della CCPE, il vescovo luterano tedesco, Friedrich Weber.

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