L’ultimo libro di Paolo Ricca sul battesimo

Scritto da Eduardo Zumpano il . Postato in battesimo, libri, Paolo Ricca

ultimo libro di Paolo RiccaÈ uscito nell’agosto di quest’anno l’ultimo libro di Paolo Ricca dal titolo forte e riuscitissimo “Dal Battesimo allo «sbattezzo»: la storia tormentata del battesimo cristiano”. Dopo il libro sulla santa cena ora è toccato al battesimo, possiamo dire: che i due sacramenti sono stati commentati ecumenicamente da questo ascoltato teologo protestante. Infatti Paolo Ricca non si rivolge solo ai protestanti, ma vuole rivolgersi anche ai cattolici e agli ortodossi in un dialogo aperto e costante. Cosa dire di questo libro? In primis, che solo un teologo lucido e brillante come Paolo Ricca poteva scrive e comunicare concetti così complicati e difficili, oggi, con un linguaggio semplice ma non banale. In secundis, la teologia battesimale che propone  è davvero interessante e merita un approfondimento.

Ammette il battesimo dei bambini partendo dalla tesi del suo maestro Oscar Cullmann, ma allo stesso tempo ritiene importante ritornare al battesimo dei credenti. Però la sua teologia battesimale non è un’«alternativa equivalente» così come proposto dal BEM (battesimo, eucarestia e ministero documento del 1982 della commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico mondiale delle Chiese),  ma prevede una sorta di predominanza del battesimo degli adulti. Il battesimo dei bambini è – qui Paolo Ricca riprende riproponendo l’espressione di Gerhard Ebeling – all’ombra del battesimo dei credenti, necessario ma non primario; senza la necessità – da parte battista – a un ribattesimo.  Infatti Ricca scrive citando Karl Barth: « …il punto di vista di Karl Barth – peraltro convinto paladino, come abbiamo visto, del battesimo dei credenti – il quale scriveva: il battesimo di coloro che sono stati battezzati da bambini “è stato compiuto senza dubbio in un modo estremamente sospetto e discutibile è [bedenklich und fragwürdig], perché [unordentlich], ma non per questo in modo semplicemente non valido [ungültig]”. Anche Barth, di cui non condivido il giudizio sul battesimo dei bambini, si pronuncia comunque contro il cosiddetto “ribattesimo” di coloro che, battezzati da bambini, chiedono di far parte di una chiesa di tradizione battista. In effetti, ribattezzare, cioè considerare nullo o non avvenuto il battesimo celebrato su un bambino o su una bambina in una chiesa cristiana, nel nome del padre, del figlio e dello spirito santo, equivale a dire che in quella occasione il nome di Dio è stato pronunciato invano, cioè è stato bestemmiato». (p. 301)

Ricca conclude la sua trattazione dicendo: «dove ci sono i frutti del battesimo o meglio della grazia di cui il battesimo è segno, cioè la fede e le opere della fede, potrebbe essere non solo una possibilità, ma un momento di felicità cristiana e un’occasione di gratitudine a Dio riconoscere quel segno e ciò che lo spirito ha compiuto nella persona che lo ha ricevuto. Potrebbe essere. Sarebbe bello che lo fosse». (p. 302)

Cosa manca a questo interessante libro? Manca – a mio sommesso avviso – la seconda parte del titolo, manca quella trattazione di tutta quella parte che nella storia del cristianesimo, hanno insidiato e insidiano, che hanno tormentato e tormentano il battesimo. Manca un capitolo sui movimenti cristiani della Inner Light (luce interiore): Quaccheri, Esercito della Salvezza, Schwenckfeldiani. Trovo qualche riferimento in qualche pagine (p.211 e p. 223), ma non una trattazione. Manca la parte dello “Sbattezzo”. Quel dialogo con le tendenze moderne di spiritualità areligiosa, per non dire atea. Si parla dello sbattezzo nelle prime pagine dell’introduzione, ma poi non c’è più traccia. Invece sarebbe stato interessante leggere come Paolo Ricca dialoga con questa parte religiosamente areligiosa, porsi la domanda e cercarne la risposta: se è possibile essere cristiani e sbattezzati? Questo è quello che manca, ma è una mia opinione, cioè quello che mi sarei aspettato da lettore accattivato dal titolo, così brillante e così azzeccato.

Per concludere affermo che: Paolo Ricca ha proposto, con il suo lavoro, una pista teologicamente ed ecumenicamente interessante e originale da percorrere, per restituire alla cristianità quell’ «unico solo battesimo» (Ef.4:5).

Eduardo Zumpano.

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