Dolcezza mezza bellezza #12

Hot cross buns (panini dolci di Pasqua)

Gli hot cross buns sono dei panini dolci e speziati tipici della tradizione anglosassone, risalenti almeno al Cinquecento. Sono rotondi e hanno una croce sulla superficie, fatta con una glassa di zucchero oppure con strisce di impasto. Si mangiano tradizionalmente per il Venerdì Santo, così come sono oppure conditi con burro e marmellata.

Ingredienti (ca. 12 panini)

Per la pasta:
50 g burro
150 ml latte tiepido
1 panetto di lievito di birra (25 g)
400 g farina di semola
50 g zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di cannella
½ cucchiaino di noce moscata
½ cucchiaino di zenzero
1 uovo
100 g uvetta e/o mirtilli rossi secchi

Per spennellare:
1 uovo
un po’ di latte
Per la glassa:
60 g zucchero a velo
1 cucchiaio di acqua o latte

Sciogliete il burro in una casseruola e lasciatelo raffreddare. Mettete il lievito in una terrina e sbriciolatelo con le dita. Versatevi sopra il latte leggermente tiepido e mescolate fino al completo scioglimento del lievito. Unite gli altri ingredienti: la farina, lo zucchero, il sale, le spezie, l’uovo, il burro fuso e infine la frutta secca. Impastate per alcuni minuti, fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Coprite con un panno e lasciate riposare al caldo per almeno un paio d’ore, finché il composto non sia raddoppiato di volume.

A questo punto lavorate velocemente la pasta e dividetela in 12 parti. Formate i panini modellandoli con le mani quanto basta per dare una forma arrotondata e adagiateli su una placca da forno foderata con carta forno. Coprite e lasciate riposare al caldo per altri 45-60 min. circa. Sbattete un uovo con un po’ di latte e spennellate i panini. Ungete leggermente la lama di un coltello da cucina ben affilato e incidete una croce sulla superficie dei panini. Infine cuocete in forno già caldo a 200 °C per 15 min. circa, fino a doratura.

Quando i panini saranno freddi, preparate la glassa mescolando lo zucchero a velo con poca acqua o latte. Mettete la glassa in una tasca da pasticciere e disegnate una croce su ogni panino, seguendo la linea incisa con il coltello.

Il cibo è vita, storia, tradizione, e così dietro ogni dolce si nasconde un racconto, un fatto curioso , un modo di fare.

Questo sta scritto sulla quarta di copertina del libro “C’è del dolce in Danimarca” edito da La Zisa, dell’autrice Eva Valvo che, ogni settimana, ci “racconta” un dolce. Eva, che vive a Palermo e lavora come traduttrice, ci narra delle ricette (soprattutto dolci, in onore alle sue origini danesi), proprio perché la cucina è luogo di storie, di confronto e scambio, non solo gastronomico e calorico, ma porta con sé l’idea intrinseca del miscuglio, dell’amalgama che le persone, come gli ingredienti, creano per diventare poi, possibilmente, qualcosa di buono.